
Case History Automazione per un grande aeroporto
Per un grande aeroporto in Francia ci siamo occupati della implementazione software per l’intero sistema di smistamento bagagli. Il progetto ha interessato la zona “partenze” dell’aeroporto, che comprende l’intera area a partire dai check-in fino alle baie di allestimento voli.
L’impianto prevede dunque una zona molto estesa con una varietà sufficientemente grande di motori e macchine da integrare:
- Motori con inverter per i singoli nastri trasportatori, compresi di sensoristica a bordo;
- Macchine EDS per la scansione di sicurezza dei bagagli di differenti produttori (Rapiscan – L3)
- Macchine speciali per deviazione flusso;
- Macchina sorter;
- Molteplici postazioni operatore per la manutenzione e per il controllo del flusso bagagli;
- Caroselli di allestimento voli.
Nel progetto si è reso necessario intervenire sui vari PLC esistenti tra cui anche quelli dedicati per il Safety.
In questo caso, considerato l’ampio scenario di componenti hardware di tipologie e produttori differenti, si è reso necessario individuare diversi punti chiave dell’impianto ed effettuare misurazioni continue di:
- Disponibilità;
- Prestazioni in termini di flusso bagagli istantaneo;
- Prestazioni in termini di flusso bagagli in un arco temporale più vasto (fino all’intera giornata);
- Prestazioni delle singole macchine.
Questo è servito per tener sotto controllo punti più sensibili dell’intero impianto e soprattutto per misurare le prestazioni delle postazioni operatore di gestione manuale con l’obiettivo di identificare le aree di miglioramento.
Inoltre, un altro fattore importante che si è considerato per ogni motore è il monitoraggio di:
- Ore di funzionamento;
- Numero di avvii;
- Numero di arresti per anomalia.
Questi indici fornivano informazione sull’affidabilità delle singole macchine. Il monitoraggio ha consentito di andare a sostituire tipo di macchina (ad esempio potenziando un motore sottodimensionato) laddove il numero di arresti per anomalia in rapporto alle ore di funzionamento era più elevato, oppure a comprendere se un componente era difettoso.
La soluzione implementata consente di orchestrare l’intero impianto in modo puntuale riuscendo a raggiungere livelli prestazionali di assoluta rilevanza con importanti benefici in termini di significativa riduzione delle riconciliazioni manuali.
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Dalla raccolta automatizzata di dati all’automazione dei processi
I dati hanno un valore importantissimo sotto tantissimi aspetti, tra cui l’automazione dei processi. Molte soluzioni di automazione, oggi ancora perfettamente funzionanti, offrono alle imprese spazi di miglioramento grazie al continuo sviluppo di sistemi in grado di raccogliere dati dal campo, elaborarli per poi utilizzarli per l’aumento dell’efficientamento produttivo.
Le nuove tecnologie offrono opportunità di capitalizzare sui dati esistenti e raccoglierne dei nuovi per trasformarli in valore incrementale per l’azienda.
Il dato “grezzo”, ovvero ciò che può essere raccolto in un qualsiasi punto di una linea produttiva (che da solo sarebbe poco significativo) se combinato ad altri dati ed interpretato con logiche funzionali al contesto, assume una rilevanza significativa sull’intero sistema (impianto, linea o intero stabilimento).
Inoltre, se l’insieme dei dati raccolti viene analizzato su un’asse temporale storico, è possibile identificare ulteriori informazioni assolutamente importanti, in grado di offrire significative opportunità di efficientamento.
L’IoT: Internet of Things, l’alleato dell’analisi
Grazie alla moderna idea industriale dell’Internet of Things (IoT) è possibile sfruttare l’analisi in tempo reale per utilizzare i dati che le macchine di un impianto producono. Ciò consente a un’azienda di far emergere informazioni importanti da utilizzare per prendere decisioni sull’impianto che ne possano ottimizzare efficienza e produttività.
Nell’automazione dei processi sapere se una macchina sta funzionando o meno è sicuramente importante, ma capire come sta funzionando e misurarne le prestazioni rispetto ad un set specifico di parametri di riferimento è decisamente rilevante, soprattutto in ottica di prevenzione. La disponibilità di informazioni digitali relative ad impianti e macchine (Digital Twin) apre inoltre ulteriori vantaggi : simulazione del processo produttivo per valutare in anticipo eventuali impatti positivi o negativi di specifiche condizioni ambientali o di configurazione di machine ed impianti; valutazione prototipale per accelerare il processo di progettazione dei nuovi impianti ed allo stesso tempo ridurne i costi di implementazione.
Attraverso l’analisi dei dati è possibile quindi accorgersi, ad esempio, che il funzionamento di una singola macchina sta creando inefficienza su tutta la linea e quindi sull’intero processo produttivo.
L’indice fondamentale a cui far riferimento è l’OEE (Overall Equipment Effectiveness): un indicatore globale di efficienza produttiva che rappresenta il rendimento di una risorsa o di un insieme di risorse, siano esse umane o tecniche, durante il tempo nel quale queste sono disponibili a produrre. L’OEE può essere calcolato in diversi modi, in base alla tipologia di impianto e di processo considerato, e alle macchine che lo compongono.
L’OEE calcolato per ogni unità di processo può essere scomposto in tre parti:
- Availability: percentuale di tempo in cui l’unità è disponibile per la lavorazione;
- Performance: velocità di produzione in rapporto alla velocità prevista;
- Quality: percentuali di prodotti secondo specifica rispetto ai prodotti avviati alla lavorazione.
I benefici che si possono trarre dal calcolo e dal monitoraggio dell’OEE sono molteplici:
- Miglioramento dei principali driver di produzione ed economici: rese, produzione, energia, qualità;
- Massimizzazione della produttività tramite la riduzione dei tempi di ciclo e la diminuzione dei downtime;
- Possibilità di individuare correlazioni tra particolari prodotti, lavorazioni, macchinari e perdite di performance;
- Formazione degli operatori al continuous improvement con focus sui concetti di disponibilità, performance e qualità.
L’OEE è un parametro fondamentale in ambito produttivo ma se analizziamo in dettaglio gli elementi che lo compongono e l’indicazione che fornisce, è facile comprendere che concetti analoghi possono essere applicati anche in ambienti non necessariamente produttivi.
Riuscire a misurare il livello in termini di prestazioni di una macchina che si occupa di sorting o una linea di movimentazione complessa dove diversi nastri trasportatori e vari sensori si occupano della movimentazione automatizzata di pacchi, diventa essenziale per riuscire ad orchestrare in modo efficiente l’automazione di processi di intra-logistica.
Anche nel settore aeroportuale molti dei parametri che vengono utilizzati per il calcolo dell’OEE trovano la loro applicabilità. I sistemi di BHS (Baggage Handling System) per esempio, non devono occuparsi solo di smistare e movimentare un numero importante di bagagli di pesi e misure differenti, ma devono anche svolgere determinati controlli e gestire logiche di movimentazione che non hanno il solo scopo di gestire il flusso nel minor tempo possibile, ma assicurare nel pieno rispetto dei tempi la corretta esecuzione di tutti i controlli utili, il tutto assicurando il massimo livello di sicurezza.
Saper combinare la capacità di integrare tecnologie e sistemi sul campo alla competenza di progettazione ed implementazione di piattaforme software per l’elaborazione dei dati raccolti, è quindi un elemento chiave per aiutare le imprese a sviluppare strumenti in grado di governare la propria catena del valore.
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Case History: sistemi automatizzati di movimentazione magazzino
Sistemi automatizzati di movimentazione magazzino.
Il Cliente ha chiesto aiuto ad Automate Srl per intervenire su AGV a guida laser con l’obiettivo di ridurne i costi di manutenzione ma senza poter agire sul layout degli spazi del magazzino.
L’intervento non si è limitato quindi all’adeguamento tecnologico delle macchine ma si è esteso alla ottimizzazione delle procedure di movimentazione con l’obiettivo di aumentare l’efficienza dei flussi.
Mentre con il refresh tecnologico si è potuto abbattere significativamente i costi di manutenzione avendo adeguato l’elettronica ed il software alle tecnologie di mercato, attraverso l’ottimizzazione dei flussi si è potuto aumentare i benefici grazie ad un utilizzo più lineare dei dispositivi così da abbattere in modo significativo criticità agli impianti meccanici ed elettrici.
Abbiamo quindi lavorato su differenti aspetti per riuscire a portare a termine il progetto di rinnovamento e ottimizzazione dei sistemi automatizzati del magazzino.
In particolare l’intervento si è basato su:
- Riconfigurazione dei tragitti;
- Ottimizzazione dei percorsi;
- Sostituzione (per ogni AVG) dell’elettronica di controllo del collegamento (reti alle quali sono collegati i segnali dello stato delle porte) e dell’interfaccia (sistemi per interfacciare tramite messaggi ottici gli AGV e le porte di accesso ai vari locali);
- Riprogettazione architettura IT per la gestione degli AGV e della mappa del traffico;
- Sostituzione del sistema di navigazione con prodotti standard;
- Modifica meccanica dell’interasse delle forche al fine di poter movimentare specifiche Unità Di Carico (UDC);
- Sviluppo software AGV e relativo sistema NDC di navigazione.
Pur mantenendo lo stesso layout e le stesse macchine, il cliente ha ottenuto un sistema aggiornato da un punto di vista tecnologico, di più facile ed economica manutenzione, ma soprattutto un sistema di movimentazione ad alta efficienza energetica e meccanica in grado quindi di assicurare costi di esercizio ottimizzati.
Per ottenere risultati di qualità nel rispetto delle proprie esigenze, la soluzione è sempre affidarsi a veri professionisti che possano dare una visione a 360° degli interventi che è possibile effettuare. Contatta Automate adesso.
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Revamping: meglio adeguare l’esistente o implementare nuove soluzioni?
L’adeguamento di macchine ed impianti, meglio conosciuto come revamping, ha sempre avuto come principale obiettivo la salvaguardia degli investimenti fatti grazie ad interventi per aumentarne la resistenza nel tempo, allungandone il ciclo di vita.
Senza stravolgere l’intera produzione è possibile trasformare gli strumenti che le aziende possiedono già, per aumentare significativamente la loro capacità produttiva, facendo crescere ricavi e margini.
È sicuramente un approccio a costi contenuti in grado di implementare efficientamento, e spesso è anche un modo per ottenere in tempi brevi risultati importanti.
Adeguare impianti funzionanti integrandoli alle tecnologie del momento consente un immediato risparmio nei costi di manutenzione. Con l’introduzione di sensori in grado di raccogliere nuovi dati o semplicemente aumentare la quantità e la frequenza dei dati raccolti, si guadagna una maggiore capacità di analizzare cosa succede durante i cicli di produzione e/o di movimentazione di materiale. Tutto questo offre l’opportunità di agire per migliorare prestazioni, ridurre fermi-macchina, apportare migliorie meccaniche in grado di limitare l’usura di alcune componenti e quindi ottenere ulteriori benefici economici.
Il refresh tecnologico rappresentato dal revamping non è una mera sostituzione di componenti esistenti, ma richiede l’adeguamento e/o lo sviluppo di software in grado di far ottenere il massimo in termini prestazionali nonché un’elevata capacità di reverse engineering oltre che del software e dell’architettura elettrica/elettronica della macchina o dell’impianto anche e soprattutto dei processi ad esso legati.
Agire a livello software non solo è necessario ma permette di apportare ulteriori migliorie in grado di aumentare la velocità di esecuzione degli algoritmi e quindi la velocità con cui una macchina, un impianto, un’intera linea è in grado di lavorare.
Ma il revamping è sempre la soluzione più corretta? Quali sono gli scenari in cui è più conveniente implementare nuove soluzioni?
Ovviamente il rapporto costi/benefici è la prima valutazione da fare nella scelta, a patto che i numeri su cui ci basiamo siano reali e verificati. Bisogna però considerare in questo rapporto non solo i costi diretti alle attività di intervento, e quindi i benefici in termini di ottimizzazione dei costi e di aumento della capacità, ma anche l’impatto indiretto, che l’intervento per l’adeguamento tecnologico avrà su tutte le attività.
E’ importante quindi analizzare vari aspetti per supportare al meglio il processo decisionale, per esempio:
- Per quanto tempo la produzione può rimanere ferma per consentire gli interventi?
- Intervenendo su un impianto per renderlo più efficiente, ottengo benefici sull’intera linea o dovrò intervenire anche su altri impianti della stessa linea?
- Se l’adeguamento di un impianto richiede di agire anche su altre macchine, posso sempre adottare una logica di revamping per ognuna delle macchine su cui è bene intervenire ?
- Se devo intervenire sull’intera linea il rapporto costi/benefici di una soluzione di revamping sono sempre superiori rispetto ad approntare una linea nuova?
Insomma, non esiste una ricetta uguale per tutti gli scenari ma ogni situazione è specifica. È pertanto importante che in ogni intervento non ci si limiti a valutare l’impatto specifico ma lo si analizzi nell’ambito aziendale di più ampio respiro possibile.
Scegliendo i professionisti capaci di guidarti nelle scelte delle soluzioni per indirizzare le necessità attuali ma aperte ad adeguamenti ed evoluzioni per i bisogni futuri.
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Certificazione CSIA per Automate
Automate, system integrator italiano leader di soluzioni per l’automazione industriale e l’industria 4.0, è lieta di annunciare di aver conseguito la Certificazione CSIA (Control System Integrator Association) certificazione internazionale specifica per la qualità dei processi dei system integrator.
Punti forza Automate
Automate è oggi una delle uniche 4 realtà italiane ad aver raggiunto questo risultato attraverso un audit approfondito per assicurare il rispetto di elevati standard qualitativi definiti nelle best practices CSIA, l’associazione mondiale dei system integrator con sede a Chicago (Illinois, USA).
Offrire ai propri clienti soluzioni di Industria 4.0 attraverso modelli operativi in grado di seguire best practices di riferimento per le attività di system integration coprendo trasversalmente tutti i processi aziendali, dalla gestione delle risorse umane, all’approccio della propria project methodology, dalla gestione dei lead sino alla raccolta della soddisfazione dei clienti è un aspetto fondamentale per assicurare soluzioni end-to-end con elevati standard di qualità.
“Siamo orgogliosi di questo passo importante nel percorso di crescita della nostra azienda – afferma Eugenio D’Ursi, CEO di Automate srl – riuscire a servire i nostri clienti sapendo di poterlo fare attraverso metodologie e best practices riconosciute a livello internazionale è per noi essenziale. La qualità è la nostra più grande priorità e non smetteremo mai di ricercarla migliorando l’organizzazione e le soluzioni offerte”.
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Automate al Forum Software Industriale
Il Forum Software Industriale organizzato da Messe Frankfurt Italia e promosso da ANIE Automazione ha svolto un interessante approfondimento sulle principali applicazioni software, abilitanti per l’evoluzione verso la Digital Transformation dell’industria.
L’evento si è svolto con la partecipazione di molte aziende del settore tra cui ABB, Cisco, Rockwell Automation, Engineering, Miraitek, Oracle, Schneider Electric, Siemens e VarGroup.
Temi trattati
Diversi i temi trattati: la convergenza tra i due mondi delle Operational Technologies (OT) e delle Information Technology (IT) ormai sempre più tangibile.
Lo Smart Manufacturing attraverso casi pratici ha posto il focus sulla gestione di dati e, in particolare, sulla loro raccolta attraverso l’ausilio di sensoristica intelligente, sull’archiviazione nel cloud sino all’estrazione delle informazioni in ottica Analytics. Infine, si è dato spazio a temi più trasversali come la Servitization, l’approccio Agile nella gestione dei progetti e la Cyber Security considerata come fattore critico di sviluppo.
Automate incontra i partner
Un System Integrator come Automate non poteva mancare ad una tale occasione dove poter incontrare partner storici ed entrare in contatto con realtà emergenti e soprattutto condividere con clienti le potenzialità offerte dal paradigma Industria 4.0 e di come Automate è in grado di offrire soluzioni integrate per soddisfare i bisogni più complessi.
Siamo consapevoli di dover dare il nostro contributo all’industria in un momento transitorio come quello a cui stiamo assistendo. In tal senso, le certificazioni e relative collaborazioni con i leader tecnologici del settore e l’elevato tasso di Exploration che quotidianamente investiamo intorno alle nuove traiettorie tecnologiche non fanno altro che testimoniare la qualità delle nostre soluzioni attuali e prossime

Fiera Italiana Automazione: Automate presente
Fiera Italiana dell’Automazione: Automate presente!
Anche quest’anno la nostra azienda ha partecipato in forze ad SPS Italia, la fiera italiana dell’innovazione, tenutasi a Parma.
La fiera è stata una grande occasione per affrontare e dibattere i temi relativi all’Industria 4.0 e alla digitalizzazione delle imprese con i vari Stakeholders del settore.
I numeri
L’incremento in termini di espositori (+6%) e dei visitatori (+18%) rispetto all’anno precedente testimoniano la forte crescita che sta caratterizzando il mondo dell’automazione.
Le novità
Sono state messe in mostra le potenzialità di diverse tecnologie, evidenziate le competenze e le skills necessarie alle aziende per poter implementare le applicazioni più innovative. Inoltre, ci siamo confrontati sulle caratteristiche tecniche dei prodotti più sperimentali. Abbiamo così analizzato le opportunità tecnologiche e nel contempo abbiamo potuto individuare falsi positivi.
L’esperienza Automate
Le soluzioni Automate e l’approccio con il quale vengono customizzate intorno alle necessità dei propri clienti collima perfettamente con le tendenze attuali e prossime del settore. La nostra value pro position consiste nell’offerta di servizi e prodotti che possano generare un vantaggio competitivo chiaro nel breve-medio periodo.
La SPS Italia è stata un’occasione per consolidare le nostre relazioni con i più grandi provider e operatori del settore, partner e amici con cui condividiamo esperienza e successo ormai da molti anni!
Road to SPS2020!
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