
L’esperienza BHS applicata all’intralogistica
In un contesto industriale sempre più dinamico e complesso sia nella struttura che nelle procedure gestionali, prevale la necessità di organizzare le operazioni di logistica definendo un sistema flessibile, rapido nel funzionamento ma soprattutto capace di adattarsi al cambiamento.
Lo status evolutivo dei processi industriali 4.0 ha determinato, infatti, l’affermarsi di un modo di pianificare e controllare il flusso e lo stoccaggio di materie prime, prodotti e relative informazioni che contrappone al movimento lineare – in entrata e in uscita dall’azienda – il coordinamento in parallelo di operazioni diverse per scopo e origine, rivolte alla gestione di svariate tipologie di prodotti.
L’obiettivo è certamente quello di soddisfare le esigenze del cliente finale, ottimizzando le operazioni logistiche interne all’azienda al fine di incrementarne l’efficienza in modo da rispondere ai nuovi requisiti imposti dal mercato.
In un contesto simile, l’esperienza pluriennale maturata da Automate nello sviluppo di progettualità relative al trasporto bagagli in ambito aeroportuale si è rivelata utile per versatilità d’uso e funzionalità, essendo possibile trasferire l’approccio innovativo e le soluzioni tecnologiche precedentemente applicate ai sistemi di trasporto al mondo dell’intralogistica e, più precisamente, della gestione dei prodotti in transito.
Grazie alle molteplici esperienze di progetto, Automate ha sviluppato un set di librerie software personalizzabili per essere facilmente e velocemente integrabili in soluzioni di automazione sia basilari che particolarmente complesse, in grado di poter essere utilizzate nell’automazione di impianti capaci di gestire fino a 30.000 pacchi ogni ora.
Nello specifico, la soluzione concepita presenta la realizzazione di un’architettura composta da:
- Software PLC, dotato di librerie appositamente realizzate alle quali si integrano funzionalità di gestione fornite dal cliente stesso, come ad esempio un protocollo di comunicazione con alto livello
- Sistema SCADA con libreria di oggetti standard, anche in questo caso richiesti e forniti dal cliente.
Una volta stabiliti gli obiettivi da raggiungere, la principale problematica affrontata al momento dell’analisi e del disegno dell’architettura è stato l’adattamento delle librerie software utilizzate da Automate in ambito aeroportuale a quello dell’intralogistica, tenendo presente che mentre il primo dà maggiore importanza al fattore sicurezza, il secondo punta innanzitutto a soddisfare esigenze prestazionali.
Inoltre, pur trattandosi di un impianto non particolarmente complesso, una delle criticità particolare è stata l’integrazione con altre macchine fornite da aziende terze, così come la gestione e la tracciabilità dei pacchi seguendo una comunicazione con l’alto livello per lo smistamento in tempo reale. Difficoltà alla quale va ad aggiungersi un’ulteriore complessità in fase iniziale, ovvero la realizzazione dell’algoritmo di gestione del bilanciamento dei carichi di smistamento in diverse aree dell’impianto, la cui necessità è quella di considerare molteplici fattori in un processo di continua rielaborazione.
La strategia attuata da Automate per ottenere una performance e dei risultati soddisfacenti è stata quella di avvalersi della collaborazione di tecnici specializzati nel campo. Il team ha operato in due gruppi di tecnici impegnati al contempo su diverse linee o aree dell’impianto: i senior, responsabili dell’avvio del lavoro e di organizzare le operazioni, e quelli junior, ovvero con minore esperienza, ai quali gli stessi esperti hanno affidato compiti più semplici in modo tale da parallelizzare la realizzazione del software per 12 diversi PLC e del sistema SCADA.
Da qui il team ha proseguito con la creazione di un prodotto di ultima generazione in grado di potenziare le prestazioni dell’impianto portandolo a raggiungere la massima capacità effettiva e il più alto livello di accuratezza nelle pratiche di smistamento. Obiettivo raggiunto avvalendosi anche di strumenti di emulazione dell’impianto stesso, il cui scopo è di verificare la validità dello strumento tecnologico concepito adottando prima strumenti meno complessi e poi sempre più approfonditi e affidabili, come ad esempio Emulate3D di Rockwell.
Il progetto ha incontrato diverse difficoltà sia nella fase progettuale che in quella realizzativa e di commissioning ma la scelta di organizzare un team di tecnici in grado di occuparsi sia nella parte Hardware e software sia di quella di processo e la scelta di adottare una metodologia Agile ha permesso di far fronte in modo puntuale, veloce ed efficace alle varie problematiche riscontrate.
La scelta di adottare strumenti di emulazione ha permesso inoltre di identificare migliorie sia a livello progettuale che durante la fase di pre-commissionig, consentendo al team di lavoro di intervenire tempestivamente e preventivamente, evitando dispersione di tempo e risorse preziose ma soprattutto limitando il più possibile l’impatto sull’operatività della catena logistica del cliente.